GIORNO 1 - Lunedì 8 aprile

25079 Vobarno Barcellona
Distanza: 1093km 1056km su strade a scorrimento veloce
Tempo: 011h07 10h30 su strade a scorrimento veloce
mattina:
Partenza dall’istituto Perlasca verso le ore 5:00 - 5:30.
Pranzo libero in autogrill in Francia, verso le ore 12:30 - 13.00.
pomeriggio:
Arrivo in albergo verso le 19.00.
sera:
Cena e Pernottamento

GIORNO 2 - Martedì 9 aprile

mattina:
- Barceloneta

Barceloneta è un quartiere marinaro di Barcellona costruito nel secolo XVIII su progetto dell'ingegnere Pròsper de Verboom per dar alloggio agli abitanti del quartiere della Ribera che avevano perso le loro case. Il quartiere di Barceloneta deve la sua esistenza ai terreni guadagnati al mare assorbendo l'Isola di Maians.
Barceloneta è un posto di grande fascino arricchita anche dalle sue spiagge. Fino a poco tempo fa era il luogo dei vecchi moli in disuso dove la gente cercava riparo e tranquillità dagli occhi degli altri.
Nel tempo il quartiere non è cambiato perché continua ad essere abitato da gente umile, anche se le abitazioni si sono trasformate, così come il quartiere nella sua totalità, ricco di ristoranti, negozi e piccoli bar dopo aver subito una restaurazione in occasione delle olimpiadi come molte altre zone della città.
Se decidete di imbarcarvi sulle famose "rondini", tipiche imbarcazioni che escono dal porto di fronte al monumento a Colombo, potrete percorrere i diversi itinerari della zona ammirando il suggestivo paesaggio circostante e scoprendo così l'incantesimo che avvolge questo quartiere.
Pranzo in Ristorante Convenzionato
pomeriggio:
- Aquarium

L'Aquàrium di Barcellona è l'acquario più grande d'Europa dove sono presenti moltissimi esseri viventi marini del Mediterraneo. Al suo interno si può passare attraverso un tunnel trasparente di 80 metri sotto l'oceano. L'Aquarium dispone di 20 acquari giganteschi, 8000 animali e più di 300 specie diverse di piante, ideale per conoscere i fondali marini, specialmente quelli del Mar Mediterraneo. Oltre agli acquari ci sono diversi servizi tra cui: caffetteria, negozi, locali per far foto ricordo e auditorium. L'ultima sezione inaugurata, Esplora, incorpora attività interattive dedicate soprattutto ai bambini per mostrare e toccare l'ecosistema marino.
Tutto questo trasforma il Centro in uno spettacolo unico che è già stato visitato da più di 14 milioni di persone.
- Port Vell

Il Port Vell (porto vecchio) è una parte di Barcellona che inizia dopo La Rambla e davanti alla statua di Colombo. Un tempo dimora di pescatori, oggi invece è una delle zone di divertimento più importanti di Barcellona dopo essere stata modernizzata in occasione delle Olimpiadi del 1992. Sono stati conservati gli arsenali che rappresentano la grandezza del commercio catalano nel medioevo e non solo. La parte più nuova del porto inizia con il centro commerciale Mare Magnum. Subito dopo sono presenti l’IMAX, un cinema dalle migliori tecnologie. È stato costruito anche l'Aquàrium, uno degli acquari più grandi d’Europa. Nel porto è situato anche il ponte mobile più lungo d’Europa e sono in progetto nuovi piani per un ulteriore allungamento. Dal porto partono anche importanti crociere turistiche.
- Monumento a Cristoforo Colombo

Progettata e costruita nel 1888 da Rafael Arché per l’esposizione universale nella piazza Portal de la Pau, la colonna è alta 60 metri comprendenti 7 metri della statua vera e propria di Colombo. Al suo interno è posizionato un ascensore che permette ai visitatori di ammirare il porto ed il centro storico dall’alto.
La statua rappresenta Cristoforo Colombo con il dito alzato in direzione del mare, girano molte voci riguardo a cosa indicasse: all’inizio si pensava che puntasse verso l’America (ma è nella direzione opposta), un’altra storia racconta che punta verso Genova, sua città natale, la terza invece dice che punta dove salparono le tre caravelle.
- La Rambla

La Rambla è un viale di Barcellona lungo circa 1,2 km. La via è famosa in tutto il mondo per il suo spettacolo di luci, artisti ambulanti, venditori, negozi, bar e locali tanto che sembra un centro commerciale.
In origine, La Rambla era un piccolo ruscello e gli edifici vennero costruiti lungo il suo corso. Gli edifici originali sono stati demoliti ma i nomi delle zone più importanti sono rimasti e per questo la via si può dire anche al plurale Las Ramblas perché percorsa da cinque vie: Las Ramblas de Canaletes, Las Ramblas dels Estudis, Las Ramblas de Sant Josep, Las Ramblas dels Caputxins, Las Ramblas de Santa Mónica.
La via collega Port Vell e Plaça de Catalunya e alla sua sinistra si può vedere la zona di Raval e alla sua destra invece si trova il quartiere gotico.
La Rambla riassume il carattere di Barcellona, esprime vivacità con negozi ed artisti. La Rambla è la via più affollata di Barcellona nella quale, oltre gli artisti, vi sono turisti, impiegati o semplici passanti.
- Barrio Gotico

È il centro della città vecchia di Barcellona ma è anche il centro politico e culturale della città catalana dove sorgono i principali edifici pubblici come il Palau de la Generalitat, ma anche edifici religiosi come la cattedrale Palacio del Obispo (Palazzo del Vescovo). Le strade sono state ispirazione di artisti come Pablo Picasso, Salvador Dalì, e Joan Mirò che nacque li. Il quartiere era il centro della città gotica e si possono ancora vedere gli ultimi edifici rimasti dell’epoca romana come la vecchia strada. Fino alla fine del secolo, Barcellona era compresa nell’area della città vecchia delimitata dal quartiere gotico e da La Ribera, La Rambla e El Raval.
La zona piu affascinante del Barrio Gotico è la Plaça del Rei, accanto alla cattedrale, dove si possono trovare artisti di ogni genere ed è dominata dall’imponente Torre Mirador de Mar. La parte più importante è forse Carrer de Montcada, dove si trova anche il museo di Picasso.Il Barrio Gotico è in sostanza un labirinto di strade strette e piazzette, esclusivamente pedonali, ricche di negozi e locali. Negli ultimi anni sono state fatte operazioni di risanamento, miglioramento e di lotta al degrado per salvare il quartiere come in occasione delle Olimpiadi di Barcellona del 1992.
- Cattedrale di Barcellona

La Cattedrale della Santa Croce e Sant'Eulalia è la Cattedrale-Metropolitana di Barcellona. Si trova nel Barri Gòtic (quartiere gotico) del capoluogo catalano. La cattedrale, costruita tra il XIII ed il XV secolo, è in stile gotico ed è dedicata alla Santa Creu (la Santa Croce) e a Santa Eulalia, la patrona di Barcellona (12 febbraio), la quale subì il martirio in epoca Romana.

GIORNO 3 - Mercoledì 10 aprile

Mattino:
- Labirinto di Horta


Passeig dels Castanyers, 1, 08035 Barcelona, Spagna
Tel.: +34 934 28 39 34
‎ Orari:
Dal 01 apr al 30 apr Dal 10.00 a 20.00
Prezzi: Generale: 2,17€
Ridotta: 1,38€
Ingresso gratuito Domenica Mercoledì

La costruzione di questo meraviglioso labirinto fu da parte di un’importante famiglia catalana, che ha deciso nel XVIII secolo di costruire un giardino all’interno della loro proprietà familiare e fu progettato da Bagutti e dal giardiniere Delvalet, mettendovi anche sculture e numerose fontane. Fu accessibile al pubblico solo nel 1974 dopo che nel XIX secolo furono fatti ampliamenti e riabilitazioni del giardino e dopo che la famiglia arrivò a un accordo con il municipio che ne acquisisce le proprietà.
Il parco che contiene il labirinto è diviso in due parti tutte e due circondate da boschi.
Partenza Barcellona Distanza: 100 km
Arrivo Tarragona Tempo: 01h 25’

Pranzo presso il Ristorante convenzionato Gran Buffet Cambrils Carretera N-340, km 1145 43850 Cambrils - Tarragona Teléfono: 977 364 997
Pomeriggio:
- Circo di Tarragona


Rambla Vella s/n
43003 Tarragona (Tarragona)
http://www.museutgn.com
Tel.:+34 977242220
Orari apertura :
Dal 01 ott al 18 apr
Dal Martedì a Sabato Orario continuato 9.00 - 19.00
Festivi. e Domenica 10.00 - 15.00
Giorni di chiusura: Lunedì
Giorni di chiusura: lunedì, 1 e 6 gennaio, 1 maggio e 25 e 26 dicembre.
Prezzi : Studenti: 1,50€ Gruppi: 1,50€

Qui erano tenute le corse delle bighe e delle quadrighe. È lungo 325 m e largo 115m. La cavea (la parte dove gli spettatori si sedevano) era separata dall’arena da un muro alto 2 m per proteggere gli spettatori dagli incidenti che accadevano durante le gare. Nel corso del V secolo furono costruite delle case sulle sue strutture e durante il medioevo fu inglobato nelle mura.
- Anfiteatro di Tarragona


Parc del Miracle
43003 Tarragona (Tarragona)
http://www.museutgn.com
Tel.:+34 977242579 / +34 977242220
Dal 01 apr al 30 set Dal Martedì a Sabato Orario continuato 9.00 alle 21.00
Festivi. e Domenica 9.00 alle 15.00
Giorni di chiusura: lunedì, 1 e 6 gennaio, 1 maggio, 25 e 26 dicembre.
Gruppi: 1,50€ Studenti: 1,50€

Aveva un'estensione di 109,50 m per 86,50 m di ampiezza. Fu costruito sotto l'ordine di un sacerdote per dare un terzo edificio per gli spettacoli insieme al circo e al teatro. La cavea era separata dall'arena da un podio di 3,25 m di altezza. Nell'arena era stata scavata una fossa per le attrezzature le varie scene. Nel 221 fu restaurato e il podio fu rivestito da lastre di marmo e in calcare. Dopo la riconquista del XII secolo sulle rovine della basilica più antica fu ricostruita la chiesa di Santa Maria del Miracle. Divenne poi un convento nel 1576 ma fu abbandonato nel 1780. Dal 1801 agli inizi del XX secolo fu usato come dimora dei lavoratori impegnati a ricostruire il porto.
Partenza Tarragona Distanza: 100 km
Arrivo Barcellona Tempo: 01h 25’
- Fontana magica


Località: Plaça de Carles Buïgas
Durante il periodo estivo gli spettacoli durano dalle 20.00 alle 23.00, mentre nel periodo invernale dalle 19.00 alle 21.00.

La Fontana Magica del Montjuic è una delle attrazioni imperdibili di Barcellona. Si tratta di una fontana che è in grado di mescolare musica, colori e getti d’acqua danzanti e con il nuovo simulatore informatico 3D permetterà spettacoli ancora più magici potendo cosi scegliere le più svariate combinazioni di musica, colori e getti d’acqua sostituendo così i meccanismi manuali utilizzati in precedenza per la fontana.
La fontana fu progettata dall'architetto Carles Buigas e vi lavorarono per quasi un anno 3000 lavoratori. La struttura ha compiuto il suo primo spettacolo il 19 maggio 1929 durante la Grande Esibizione Universale ed è grande ben 12 metri di diametro ed è posizionata davanti al palazzo montjuic.
La fontana magica offre 13 diverse coreografie che variano da sinfonia a sinfonia.

GIORNO 4 - Giovedì 11 aprile

mattino:
- Museo di Picasso


Indirizzo : Montcada, 15-23
E-mail : museupicasso@bcn.cat
sito : Il Museo di Picasso a Barcellona
orario: Aperto dal martedì alla domenica dalle 10h00 alle 20h00.
Prezzi : 11€ - Entrata gratis la domenica dopo le 15h00
Telefono : 00 34 93 256 30 00
fax 00 34 93 315 01 02

ll Museo Picasso di Barcellona è il centro di riferimento per comprendere gli anni di formazione di Pablo Ruiz Picasso. Aperto al pubblico nel 1963, ospita una collezione di oltre 3.800 opere che compongono la collezione permanente e offre un ampio programma di mostre temporanee.
Il museo, che ha subito ampliamenti e ristrutturazioni, sta iniziando una nuova fase di sviluppo con l'apertura di nuovi programmi e linee di azione per diventare uno spazio per la conoscenza, per favorire lo spirito critico e la partecipazione dei visitatori. Il museo vuole essere un forum di dialogo, consentendo rivisitazioni critiche e offrendo nuove prospettive per l'ambiente e la collezione di Picasso in generale.

- Museo del cioccolato


Indirizzo: Carrer del Comerç, 36, 08003 Barcelona, Spagna
E-mail: museu@pastisseria.cat
Sito:
Orari: dal lunedì al sabato delle 10.00 alle 19.00 e domenica delle 10.00 a 15.00 h.
Prezzi: a gruppi: 3.50 € ; individuale : 4.30
Telefono : +34 93.268.78.78
Fax: +34 93.268.78.7

Il museo del cioccolato di Barcellona è uno dei musei più nuovi di Barcellona essendo stato inaugurato nel 2000 ma per ciò che contiene viene ritenuto interessante dai 500000 turisti che lo hanno visitato fino ad ora.
Il museo, situato nell’antico convento di S.Agostino, ha una superficie di 600 mq ed al suo interno è possibile conoscere le origini, la storia ed il consumo del cioccolato nel mondo e come ha fatto ad arrivare in Europa, grazie anche attraverso la proiezione di documentari ed una stanza che mostra gli attrezzi usati nella lavorazione. Nel museo sono anche esposte sculture di cioccolato che ritraggono i più importanti monumenti e luoghi di Barcellona ma anche personaggi presi da film e cartoni precisi nei minimi dettagli.
pomeriggio:
- Pedrera


Ore di apertura : Inverno: Aperto tutti i giorni dalle 9h00 alle 18h30. Estate: dalle 10h00 alle 20h.
Prezzi : adulti €14.00; allievi €10
Telefono : +34 934 84 59 00
Indirizzo: Passeig de Gràcia, 92, 08008 Barcelona, Spagna

La Pedrera, è un edificio disegnato e costruito dall’architetto Antoni Gaudí fra il 1906 ed il 1910 ed è l’ultima costruzione di Gaudi prima che si dedicasse alla Sagrada Familia.
Gaudí decise di dare alla casa di 100 mq un aspetto ondulato, compresi i balconi, senza aggiungere tanti colori. L’edificio è completamente in pietra naturale e mattonelle nella parte superiore, i camini sono rivestiti di mattonelle che creano figure di fantasia.
Le pietre che Gaudì utilizzò per questa costruzione vennero raccolte nei quartieri di Garraf o Villafranca e posti in un terreno appositamente adibito, poi vennero tagliate in scala e incastonate nella struttura e rifinite. Durante la costruzione della Pedrera sorsero inoltre alcuni problemi con il comune di Barcellona a causa delle sue dimensioni troppo eccessive ma l’architetto riuscì ad ottenere il permesso.
Il 2 novembre 1984 venne dichiarata Patrimonio dell’UNESCO.
- La sagrada familia


Località: Carrer de Mallorca, 401, 08013 Barcelona, Spagna
Orari:
Da Marzo a Settembre dalle 9:00 alle 20:00
Il Tempio è chiuso i pomeriggi del 25 e 26 Dicembre e del 1 e 6 Gennaio.
Prezzi:
Entrata di gruppo: 5 € (più di 20 persone)
Entrata individuale + Visita Guidata: 8 + 3,5 €
Ragazzi e studenti: 5 €
Barcelona Card:5 €
Entrata combinata alla Sagrada Familia + Casa -museo Gaudí (Park Güell): 9 €
Gruppi scolastici con Visita Libera: 3 € a persona (Minimo 20 alunni e 1 professore entrata gratuita)

La Sagrada Familia è una delle attrazioni turistiche più famose di Barcellona. L’idea della costruzione della struttura venne dall’ “Associazione spirituale dei devoti di San Giuseppe”, nata nel 1863, con lo scopo di smentire le voci che affermavano la non cristianità di Barcellona, nate dopo l’industrializzazione e l’arricchimento della città.
Inizialmente la costruzione della chiesa fu affidata nel 1882 a Francisco de Paula del Villar che aveva pensato all’utilizzo di uno stile neo gotico, ma dopo solo un anno il progetto fu affidato ad Antoni Gaudì che volle applicare il suo stile moderno alla struttura che si basava su forme presenti in natura. Da quel momento dedicò gran parte della sua vita alla costruzione della chiesa e soprattutto gli ultimi 15 anni. L’opera ancora incompiuta è data dal fatto che, oltre alla grandezza della chiesa, l’autore dava informazioni e dettagli man mano che la costruzione avanzava invece di definirli in precedenza.
Quando Gaudì morì nel 1926 solo una parte della struttura fu completata e molti dei suoi progetti vennero distrutti durante la guerra civile del 1936.
Gli architetti che lo seguirono però avevano bene in mente che cosa gaudi volesse fare. La costruzione riprese a buon ritmo nel 1940 ed Il progetto attualmente portato avanti è basato sulle versioni smarrite dei piani di Gaudì con adattamenti moderni. L’opera ancora incompiuta è finanziata da donazioni all’associazione e per questo i lavori procedono a rilento oltre che alla difficoltà dell’opera.
Ma anche se la Sagrada Familia è incompiuta, ogni anno circa tre milioni di persone vengono da tutto il mondo per visitarla ed è sempre una meraviglia guardare quest’immensa opera. Al suo interno è possibile vedere la cripta dove Gaudì è sepolto ed anche un museo che racconta la vita dell’architetto e della chiesa stessa. È possibile visitare anche le torri da cui si può vedere una panoramica della città.

GIORNO 5 - Venerdì 12 aprile

mattino:
- Camp Nou


coordinate: 41°22′51.20″N 2°7′22.19″E
località: Av. Arístides Maillol, s/n. Estadi FCB, accesos 7 o 9, 08028 Barcellona.
orario visite:
- dal 2 aprile al 7 ottobre: dal lunedì a sabato dalle 10.00 alle 18.00
- domenica e festivi dalle 10.00 alle 14.30,
- giorni di partita: dalle 10.00 alle 15.30
Prezzo: 23€

Il camp nou è uno stadio di calcio spagnolo situato a Barcellona e dove milita la stessa squadra.
È lo stadio più capiente d’Europa con 99.354 spettatori, disegnato dagli architetti Francesc Mitjans, Lorenzo García Barbón e Josep Soteras che completarono l’opera nel 1957 sopra il vecchio stadio les corts e per l’occasione è stato disputato l’incontro Barcellona-Legia Varsavia vinto 4-2 dalla squadra di casa.
Lo stadio ha visto disputare 5 finali di champions league e molte altre partite come quelle dei Mondiali del 1982 vinto poi dall’Italia.
Lo stadio, come molti altri in Europa, è utilizzato, oltre che per il calcio, anche per altre attività come concerti e sfilate. Dal 1994 lo stadio ospita anche un museo dedicato alla squadra catalana che occupa uno spazio di 3500 m2 e registra più di un milione e mezzo di visitatori all’anno.
Con la visita al museo è possibile avere una visita allo stadio per assaporare ancora di più la grandezza della squadra. Per il futuro sono previste modifiche dello stadio come: aggiunta di posti e costruzione di pannelli anti pioggia. All’esterno sarà costruita una facciata simile all’Allianz Arena con i colori della squadra.
- Parc Guell


Coordinate: 41° 24’ 48.168’’ N 2° 9’ 10.699’’ E
Località: Carrer d'Olot, 7, 08024 Barcelona, Spagna
Telefono: +34 932 130 488
Sito web: www.bcn.cat/parcsijardins
Orario: Aprile e ottobre: tutti i giorni dalle 10:00 alle 20:00
Ingresso Gratuito

Il Parco Güell è una delle realizzazioni dell'architetto Antoni Gaudí a Barcellona tra il 1900 e il 1914 che appaiono nell'elenco dei patrimoni dell'umanità dell'UNESCO. Progettato agli inizi del Novecento, sarebbe dovuto diventare una città-giardino. È oggi un parco pubblico, aperto tutto l'anno, e uno dei monumenti-simbolo della città catalana, con un'alta frequentazione turistica. Fu commissionato a Gaudí dal suo mecenate, l'industriale Eusebi Güell, che aveva comprato una collina a nord della città. La città di Barcellona lo acquistò nel 1922, trasformandolo in parco pubblico.
pomeriggio:
- CosmoCaixa


Coordinate: 41° 21' 49" N 2° 10' 2" E
Indirizzo: Carretera de Montjuïc 66, 08038, Barcelona, Spagna
Telefono: +34 932 564 445
Sito web: http://www.bcn.cat/castelldemontjuic/es/welcome.html
Orari: dal 1 aprile al 30 settembre: dal lunedi al venerdi dalle 9:00 alle 21:00
Ingresso gratuito

Questo museo della scienza restaurato nel 2004 raccoglie collezioni di botanica, insetti, pietre, meteoriti, tessuti cerebrali e, persino, fossili di veri dinosauri. Tra le novità, l’area espositiva permanente propone un bosco amazzonico inondato e un grande muro composto da sezioni geologiche. L’allestimento, privo di barriere fisiche e concettuali, garantisce massima interattività manuale, mentale e culturale tra il visitatore e gli oggetti esposti.
- Castello di Montjuïc

Il Montjuïc è un promontorio situato a sud di Barcellona, vicino al porto industriale. Il nome deriva da Mont dels Jueus che significa "monte degli ebrei", dovuto probabilmente alla presenza di un cimitero ebreo sulla montagna.
Il Montjuïc ospita diverse attrazioni:
- il Poble espanyol, ricostruzione di un paesino medievale caratterizzato da tanti negozi di artigiani;
- il Castell de Montjuïc, costruito alla fine del XVII secolo, ora ospita un museo militare;
- il Palau Sant Jordi, costruito per le Olimpiadi del 1992 (ora utilizzato per eventi sportivi) e lo stadio Olimpico Lluís Companys; - il Museu Nacional d'Art de Catalunya situato all'interno del Palau nacional, costruito nel 1929 nei pressi della Font màgica;
- la Torre de telecomunicaciones;
- il giardino botanico, dove sono presenti più di 600.000 piante.
L'intero lato sud del monte è occupato dal grande cimitero di Montjuic.

GIORNO 6 - Sabato 13 aprile

Distanza: 1093km 1056km su strade a scorrimento veloce
Tempo: 011h07 10h30 su strade a scorrimento veloce
Colazione in albergo
Partenza: 8:00
Ritorno a casa.
Ristorante per pranzo: Montepellier Bagel House in Francia oppure autogrill.
Rientro per le 21.00 - 22.00 a Vobarno.

ALBERGO

HOTEL CALELLA PALACE, 4****


CONTATTI:
C/Maria Cardona S/N
- 08370 - Calella - BARCELONA
Tel: +34 937 66 44 22

DOVE SI TROVA:
Situato in una delle aree residenziali più attrattive di Calella, a soli 300 mt dalla spiaggia .
PISCINE:
Gli ospiti hanno a disposizione un’ ampia zona di circa 1.200 m2 per prendere il sole, sdraio ed ombrelloni e ben 3 jacuzzi a disposizione. Le piscine sono adatte ad adulti e bambini.
RISTORAZIONE:
A disposizione 3 bar ed un ristorante che offre pranzi e cene a buffet.
CAMERE:
La struttura è composta da 339 stanze distribuite su 9 piani ed è particolarmente adatto alle famiglie. Tutte confortevoli ed accoglienti le camere dai colori tenui e dai mobili in legno dispongono di telefono con linea diretta, TV via satellite/cavo, cassetta di sicurezza, riscaldamento centralizzato, climatizzatore, servizio sveglia, balcone o terrazza, aria condizionata.
Sport e Attivita’:
L’ Hotel offre un’ ampia varieta’ di attivita’ adatte alle esigenze delle famiglie, attivita’ di Mini - Club, possibilità di visite guidate, ecc.
SERVIZI:
L’ Hotel offre ai suoi clienti svariati servizi tra i quali piscina, palestra, sauna, jacuzzi, servizio medico 24h, affitto macchine, ecc. Presso la hall inoltre si può usufruire di accesso Internet e noleggio/posteggio biciclette. Per i bambini sono disponibili miniclub e parco giochi. Il giorno della partenza agli ospiti possono usufruire di un deposito bagagli .

INTRODUZIONE

Perché la visita d’istruzione ???
La visita d’istruzione, oltre alle formali motivazioni giustificative della scelta di località e tematiche, serve ad evidenziare aspetti di socializzazione ed integrazione sia nel gruppo classe sia del gruppo classe con realtà e contesti differenti da quelli usuali. Ampliare i propri orizzonti sociali, culturali, storici appare d’importanza non secondaria all’interno di un percorso educativo.
Perché al triennio ???
La memoria storica dovrebbe riguardare tutte le generazioni. Inserire questa visita al triennio presume che, una consapevolezza più matura dovuta all’età e l’inquadramento all’interno delle discipline studiate, possano costituire una maggiore cassa di risonanza degli importanti spunti che la visita può fornire.
Estratti dalle indicazioni dei programmi ministeriali LINGUA E LETTERE ITALIANE
Per l'insegnamento della lingua e della letteratura italiana nel triennio, il docente, nelle tre ore settimanali di lezione a sua disposizione, dovrà adottare quei percorsi programmatici e quelle metodologie che meglio giovino a rafforzare negli allievi la padronanza del mezzo linguistico e la conoscenza sufficientemente articolata del panorama storico-letterario, ricorrendo ad essenziali ed insostituibili letture di testi di grandi autori, tali da suscitare interesse ad ulteriori approfondimenti.
FINALITA'
Finalità della disciplina, che emergono specificamente nel triennio, sono:
1. la consapevolezza della specificità e complessità del fenomeno letterario, come espressione della civiltà e, in connessione con le altre manifestazioni artistiche, come forma di conoscenza del reale anche attraverso le vie del simbolico e dell'immaginario;
2. la conoscenza diretta dei testi sicuramente rappresentativi del patrimonio letterario italiano, considerato nella sua articolata varietà interna, nel suo storico costituirsi e nelle sue relazioni con altre letterature, soprattutto europee;
3. la padronanza del mezzo linguistico nella ricezione e nella produzione, orali e scritte, commisurate alla necessità di dominarne anche gli usi complessi e formali che caratterizzano i livelli avanzati del sapere nei più diversi campi;
4. la consapevolezza dello spessore storico e culturale della lingua italiana.
Lo studente dovrà essere in grado di analizzare e interpretare i testi letterari, dimostrando di saper:
1. condurre una lettura diretta del testo, come prima forma di interpretazione del suo significato;
2. collocare il testo in un quadro di confronti e relazioni riguardanti: le tradizioni dei codici formali e le "istituzioni letterarie"; altre opere dello stesso o di altri autori, coevi o di altre epoche; altre espressioni artistiche e culturali; il più generale contesto storico del tempo;
3. mettere in rapporto il testo con le proprie esperienze e la propria sensibilità e formulare un proprio motivato giudizio critico. STORIA
FINALITA'
L'insegnamento di Storia si propone di:
1. ricostruire la complessità del fatto storico attraverso l'individuazione di interconnessioni, di rapporti tra particolare e generale, tra soggetti e contesti;
2. acquisire la consapevolezza che le conoscenze storiche sono elaborate sulla base di fonti di natura diversa che lo storico vaglia, seleziona, ordina e interpreta secondo modelli e riferimenti ideologici;
3. consolidare l'attitudine a problematizzare, a formulare domande, a riferirsi a tempi e spazi diversi, a dilatare il campo delle prospettive, a inserire in scala diacronica le conoscenze acquisite in altre aree disciplinari;
4. riconoscere e valutare gli usi sociali e politici della storia e della memoria collettiva;
5. scoprire la dimensione storica del presente;
6. affinare la "sensibilità" alle differenze;
7. acquisire consapevolezze che la fiducia di intervento nel presente è connessa alla capacità di problemizzare il passato. INDICAZIONI DIDATTICHE
1. Il pensiero storico, in quanto metodo e forma di spiegazione euristica della realtà umana e sociale, è parte costitutiva e integrante del sapere e della cultura occidentale. La nostra cultura è intimamente storica. In questo senso la storia può essere riconosciuta come una espressione culturale diffusa e come un peculiare modello di investigazione della realtà. La pervasività stessa del pensiero storico consente la sua trasformazione in senso comune storico, su cui possono innestarsi usi sociali, politici ed ideologici, talvolta impropri, rispetto ai quali la scuola ha compiti di chiarificazione e di critica.
2. La storia è la disciplina che studia e indaga le differenze e il mutamento, le strutture, le permanenze e le continuità; rapporta l'evento al contesto generale specifico; inserisce il caso particolare in una trama di relazioni, retaggi, opportunità; considera in un'ottica di complessità soggetti, azioni, comportamenti e valori. La storia dunque si realizza come operazione di selezione, contestualizzazione, interpretazione e come disciplina fondata su un metodo rigoroso di indagine sui fatti, su una tecnica collaudata di ricerca delle relazioni, su una ermeneutica controllabile ed esplicita. Infine procede alla spiegazione di eventi, processi e permanenze mediante proprie tecniche di discorso.
3. Finalità essenziale dell'insegnamento storico è quella di educare gli studenti alla consapevolezza del metodo storico, per ciò che attiene all'accertamento dei fatti, all'investigazione, all'utilizzo, all'interpretazione delle fonti, all'esposizione delle argomentazioni. Ciò avviene non su procedure astratte, ma in stretta relazione e interdipendenza con i contenuti. L'interazione metodo/contenuti costituisce l'asse privilegiato della didattica storica. Nel pieno rispetto di tale interazione, l'insegnante sceglie percorsi didattici, finalizzati all'acquisizione di obiettivi cognitivi e metodologici, programmaticamente individuati ed esplicitati, percorsi che utilizzano - a misura degli studenti - le procedure del metodo storico: formulazione delle domande, definizione del "nodo problematico", sviluppo delle dinamiche interne e delle interrelazioni contestuali, accertamento delle eredità.
4. La storiografia offre la possibilità di puntualizzare mezzi di indagine e modelli di interpretazione, e consente il vaglio critico del patrimonio delle conoscenze acquisite e il loro utilizzo, la possibilità di confronti e di comparazioni. Essa consente altresì di individuare i punti di vista, i riferimenti ideologici, la strumentazione teorica e concettuale. 5. La struttura dei contenuti proposti, composta da grandi contestualizzazioni e dalla loro articolazione, s’incontra con le modalità di apprendimento proprie del giovane che ha bisogno di "viaggiare" tra le grandi generalizzazioni e l'esattezza del concreto. Essa segnala un metro per risolvere la prescrittività dei programmi di storia, stretti tra la complessità e l'ampiezza dei fatti da esaminare, la necessità della selezione e il rapporto non episodico con la riflessione storiografica.
6. I contenuti individuati riguardano in particolare l'uomo associato in collettività, teso a realizzare un'esistenza accettabile, a sfruttare al meglio il patrimonio delle conoscenze accumulate, inserito in un contesto dato di relazioni, di vincoli, di rappresentazioni e autorappresentazioni, di possibilità e rapporto tra uomo, natura e cultura e tra collettività e sfruttamento delle risorse ambientali; le forme di governo delle risorse, delle culture, delle società; l'articolazione delle identità e delle soggettività.
7. Nello stesso modo in cui lo storico utilizza fonti documentarie che sono oggetto di indagine da parte di discipline non assimilabili alla storia (geografia, linguistica, filosofia, economia, psicologia, sociologia, etologia, ecc.) - proponendo così una ricerca di tipo pluridisciplinare o interdisciplinare -, anche l'insegnante di storia deve saper utilizzare una strumentazione ermeneutica pluridisciplinare. Ad essa lo predispone la stessa natura della storia che mutua, all'occasione, da altre discipline lessico e quadri di riferimento concettuali.
8. La didattica storica qui prospettata necessita di una strumentazione di supporto articolata e accessibile: carte geografiche, tabelle cronologiche e sinottiche, manuali di storia, testi storiografici, testi documentari, raccolta di fonti, riproduzioni di documenti, materiale computerizzato ecc.
Questa didattica costituisce un vero e proprio laboratorio di storia (ove possibile da realizzare anche in una sede apposita), del quale fanno parte a pieno titolo visite ad archivi pubblici e privati e a musei.