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Napoli

V i a g g i o d' I s t r u z i o n e

A. S. 2 0 2 3 / 2 0 2 4

Dove?

A Napoli, una città situata nella regione campana nel sud Italia conosciuta per i suoi monumenti storici, tra cui il Duomo di San Gennaro, il Castel Nuovo e il Palazzo Reale, ma soprattutto per la cucina rinomata in tutto il mondo, con piatti come la pizza margherita, la pasta al pomodoro e la sfogliatella.
Visita anche di Pompei, un sito archeologico situato nelle vicinanze di Napoli, famoso in tutto il mondo per essere stata una città romana sepolta sotto ceneri e lapilli dall'eruzione del Vesuvio nel 79 d.C., e di Pozzuoli, una pittoresca città situata sulla costa occidentale del Golfo di Napoli. Con una storia che risale all'antica Roma, Pozzuoli è conosciuta per il suo ricco patrimonio archeologico e le sue sorgenti termali.

Quando?

Partenza: martedì 9 aprile alle ore 4:00 AM
Arrivo: sabato 13 aprile alle 23:30.

Oltre l'istruzione

I viaggi d'istruzione offrono un'esperienza pratica che va oltre la teoria insegnata a scuola. Consentono agli studenti di vedere e vivere direttamente ciò che stanno studiando nei libri di testo, rendendo l'apprendimento coinvolgente. Infatti, vedere i luoghi in cui sono accaduti eventi storici rende la storia più reale e significativa. Inoltre, viaggiare espone gli studenti a nuove culture, lingue, cibo e modi di vivere che contribuiscono alla crescita personale, all'apertura mentale e alla capacità di adattarsi a diverse situazioni.

Curiosità

Nel XIX secolo nasce una tradizione legata al caffè che tutt’oggi viene praticata in molti bar della città. Tale tradizione è definita il "Caffè sospeso" in cui una persona paga per due caffè ma ne beve solo uno. Il secondo caffè pagato rimane "sospeso" e disponibile per chiunque ne abbia bisogno ma non possa permetterselo. Questo gesto di generosità è un modo per condividere e diffondere l'ospitalità e la solidarietà nella comunità.

Secondo il mito...

Napoli è conosciuta anche come Partenope, nome che deriva dalla sirena Partenope, una creatura affascinante che, assieme alle sue compagne, attirava i navigatori con il suo canto melodioso, per poi ucciderli.
Durante il suo lungo viaggio di ritorno dalla guerra di Troia, il leggendario eroe Odisseo, noto per la sua curiosità, desiderò a tutti i costi ascoltare il canto delle sirene. Per proteggersi, ordinò ai suoi uomini di tapparsi le orecchie con la cera e, successivamente, si fece legare all’albero maestro della nave, vietando loro di liberarlo. Grazie a questo stratagemma, Odisseo non cadde preda delle creature marine. Tuttavia, la sirena Partenope, affranta dal dolore per non aver sedotto Odisseo con il suo melodioso canto, si suicidò.
Il corpo di Partenope sarebbe finito alla deriva fino ad incagliarsi sugli scogli dell’isolotto di Megaride, dove oggi sorge Castel dell’Ovo. Lì fu trovata da alcuni pescatori che la venerarono come una divinità. Una volta approdato sull’isolotto, il corpo della sirena si dissolse trasformandosi nella morfologia del paesaggio partenopeo, il cui capo è appoggiato ad oriente, sull’altura di Capodimonte ed il piede, ad occidente, verso il promontorio di Posillipo.
In seguito alla sconfitta degli Etruschi, il nome di Parthenope venne sostituito dai Greci di Cuma con il termine Palepolis (città vecchia) per distinguerlo da Neapolis (città nuova), fondata poco distante verso Est.

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